Agrigento

Ecosistema urbano 2024: l’isola arranca. Ragusa sorprende

Forti arretramenti tra Caltanissetta, Enna e Messina. Catania lascia l'ultimo posto

di Pinella Rendo -

La sostenibilità ambientale resta un traguardo lontano per la maggior parte dei capoluoghi siciliani, che anche nell’edizione 2024 del rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, si posizionano nelle retrovie della classifica nazionale. Nonostante un leggero e atteso respiro, il quadro generale è a tinte fosche.

La regione Sicilia presenta una performance estremamente eterogenea, marcata da arretramenti preoccupanti e poche note positive. Caltanissetta, Enna e Messina tra i peggiori. I dati più allarmanti riguardano i tonfi in classifica di tre capoluoghi. Caltanissetta registra la perdita più drammatica, precipitando di ben 27 posizioni, scendendo dalla 70^ alla 97^piazza. Un tracollo significativo tocca anche Enna, che perde 20 posizioni, scivolando dalla 43^ alla 63^posizione. Male anche Messina, che arretra di 17 caselle, ritrovandosi 85^ dopo il 68^ posto. Questi cali evidenziano lacune croniche e l’incapacità di dare continuità o implementare azioni di miglioramento in settori chiave come la gestione dei rifiuti, l’acqua o la mobilità.

Il miglior risultato siciliano è firmato da Ragusa, che compie il balzo più consistente: un +11 posizioni, passando da 69^ a 58^. Un progresso che testimonia un impegno in crescita del capoluogo ibleo verso parametri più sostenibili.

Un sospiro di sollievo arriva da Catania, che guadagna 6 posizioni e, pur restando tra le ultime, lascia finalmente il “fanalino di coda” che aveva detenuto ininterrottamente dal 2021, attestandosi al 100^ posto. Simile avanzamento per Trapani +6, che sale al 67^ posto, mentre Siracusa guadagna 4 posizioni e va all’88^ posto. Resta un simbolo delle difficoltà di risalita Palermo, che avanza di una sola, “striminzita”, posizione, posizionandosi al101 posto. Agrigento infine, conferma lo stallo dell’anno precedente, mantenendosi 86^.