Ambiente

Emergenza idrica, gli scenari della Protezione Civile

In Sicilia siamo "con l'acqua alla gola"

di Emiliano Di Rosa -

La Protezione civile siciliana ha analizzato gli scenari possibili nelle prossime settimane ed è venuto fuori come solo con misure particolarmente rigorose sarà possibile affrontare l’estate. In estrema sintesi si va verso l’acqua razionata, silos nelle piazze, autobotti, appalti d’urgenza e il blocco dell’utilizzo irriguo dell’acqua potabile. Le 27 dighe regionali sono, quasi tutte, con capienza limitata a causa di problemi strutturali mentre la previsione di pioggia dei prossimi mesi già dice che “le precipitazioni non saranno sufficienti a riempire gli invasi e mitigare la siccità in atto”. Dopo il 26 marzo la protezione civile ha anche certificato che “la situazione di crisi idrica si è aggravata e si va estendendo ad un numero sempre maggiore di comuni”. In alcune zone della Sicilia il grano non maturerà, le piante sono ingiallite e “nane”, sottolinea la Confederazione Italiana Agricoltori. Leonardo Santoro, nominato commissario delegato per l’emergenza idrica dal presidente della Regione infine, ha diffuso un vademecum delle azioni e buone pratiche per il risparmio idrico potabile e la riduzione dei consumi. Insomma la situazione è molto seria, potrebbe diventare tragica, le istituzioni chiedono la collaborazione di ciascuno dei 5 milioni di siciliani per non sprecare l’acqua, ogni goccia da qui all’estate può essere preziosa per non ritrovarsi, metaforicamente, “con l’acqua alla gola”.