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Eni Versalis: trasportatori siciliani in attesa di risposte

L'incertezza grava sul futuro di 135 soci dei consorzi di autotrasportatori CAAR, CAAS ed EUROCAS, dopo la riconversione dello stabilimento Eni Versalis Ragusa-Siracusa. La CNA Fita Sicilia lancia un appello alla Regione per un sostegno economico immediato

di Pinella Rendo -

La riconversione dello stabilimento Eni Versalis Ragusa-Siracusa ha gettato nell’incertezza un’intera categoria di lavoratori: i trasportatori.

Dopo la firma del protocollo d’intesa da parte del presidente Schifani, infatti, i 135 soci dei tre consorzi di autotrasportatori (CAAR, CAAS ed EUROCAS) e i loro dipendenti (oltre un centinaio) si trovano in una situazione di stallo. “Sono trascorsi già tre mesi dall’inizio dell’anno e le rate dei finanziamenti o dei leasing dei mezzi acquistati per servire al meglio la Versalis vanno comunque onorate, altrimenti si finisce per essere segnalati al CRIF come cattivi pagatori”, dichiara la CNA Fita Sicilia in una nota.

L’associazione di categoria chiede quindi alla Regione Siciliana di intervenire con misure di sostegno economico per queste imprese, proponendo un contributo di solidarietà (contributo in conto capitale) per gli investimenti sostenuti per il rinnovo dei mezzi. La proposta della CNA Fita Sicilia prevede una suddivisione del contributo in base all’anno di acquisto dei mezzi, con percentuali variabili: 20% per i mezzi acquistati nel 2021, 25% per i mezzi acquistati nel 2022, 30% per i mezzi acquistati nel 2023 e 2024.

“Potrebbe essere un sostegno concreto, oltreché ragionevole, verso chi ha subito, di colpo, un danno”, concludono i rappresentanti della CNA Fita Sicilia, sollecitando la Regione ad agire rapidamente.