Agrigento

Ennesimo naufragio, salvato un neonato, dispersa la madre

Il piccolo, visitato e tenuto sotto controllo da un pediatra, sta abbastanza bene

di Sergio Randazzo -

Un’altra giornata tragica nell’acque del Mediterraneo per un barchino di 7 metri affondato, la notte scorsa, in area Sar italiana. Un’altra giornata che rischia di essere dimenticata come tante altre che hanno visto la morte di migranti. Quarantasei i migranti, compresi sette minorenni e 13 donne, salvati da militari della motovedetta della Guardia costiera. Vi sarebbero però anche tre dispersi, tra cui la mamma di Ismaele il neonato di 3 mesi che è stato salvato. Il piccolo, visitato e tenuto sotto controllo da un pediatra, sta abbastanza bene. Della mamma non si hanno più notizie. A prendersi cura del piccolo Ismaele, dedicandogli attenzione ed affetto, anche i poliziotti che sono in servizio all’hotspot di Lampedusa che stanno cercando di ricostruire e approfondire le origini di quella che, di fatto, è l’ennesima famiglia distrutta. Le ricerche dei dispersi, ad opera di Guardia costiera e Fiamme gialle, vanno intanto ancora avanti. Nei giorni scorsi erano stati 4 i barchini che, nel giro di neanche 10 ore, si erano ribaltati: 2 i cadaveri che vennero subito recuperati e 17 i dispersi. Sono stati 299, salvati mentre erano a bordo di 6 diverse imbarcazioni, i migranti sbarcati (compresi i 46 naufraghi) durante la notte e fino all’alba a Lampedusa dove ieri ci sono stati 12 approdi con un totale di 611 persone. Sui barchini agganciati durante la notte c’erano gruppi di 48, 46, 42, 45, 36, 82 persone. I primi 5 natanti sono partiti da Sfax in Tunisia, mentre l’ultimo da Sabratah in Libia. Tutti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove all’alba c’erano 2.242 ospiti a fronte dei poco meno 400 posti disponibili.