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Ex marito violento, braccialetto e diviento di avvicinamento

Uomini violenti; a Comiso è stata eseguita la misura cautelare del divieto di avvicinamento ad un 37enne per maltrattamenti nei confronti della ex moglie

di Chiara Scucces -

Non potrà più avvicinarsi alla ex moglie e non potrà più andare nei luoghi da lei frequentati, il 37enne a cui gli agenti di Comiso hanno messo il braccialetto elettronico. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia in forma aggravata, porto di oggetti atti ad offendere e lesioni aggravate nei confronti della ex moglie, aggravati in quanto commessi in presenza dei figli minori.  Nello specifico, gli Agenti della Squadra Volante, a fine ottobre, intervenivano per lite in famiglia; chi aveva chiamato la polizia raccontava di essere stata minacciata di morte da parte dell’ex marito, di indole violenta e geloso, per la nuova relazione sentimentale. La donna, nella denuncia nei confronti dell’ex marito, riferiva che dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel giugno 2024, era stata maltrattata e costretta a subire una serie di condotte di violenza fisica e verbale e ad un regime di vita oggettivamente vessatorio incompatibile con le normali condizioni di vita.

In un episodio era stata aggredita ricevendo lesioni personali consistite in escoriazioni multiple, giudicate guaribili in 20 gg. Inoltre, la vittima riferiva che l’ex marito nell’ultimo periodo era solito appostarsi in macchina nel cortile della sua abitazione, al fine di monitorare tutti i suoi spostamenti, motivo per cui la stessa temeva per l’incolumità non solo sua ma anche del compagno e dei figli.  Alla luce di quanto emerso gli investigatori del Commissariato avviavano un’accurata attività di indagine e avendo motivo di ritenere che l’indagato potesse detenere illegalmente armi procedevano d’urgenza ad effettuare perquisizioni a casa sua e alle due auto in suo possesso, ritrovando  2 accette, 1 coltello a serramanico, 1 picozza e 1 spranga in ferro, che sono state poste sotto sequestro. E’ stata richiesta d’urgenza all’Autorità Giudiziaria competente la valutazione di un’adeguata misura cautelare finalizzata a tutelare le vittime ed evitare che l’indagato potesse ripetere tale condotta nei confronti dei familiari. Il Gip di Ragusa, valutando la situazione e la gravità dei fatti imputabili all’uomo, ha disposto la misura del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico.