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Ex provincia: la rottura del centrodx e il nodo deleghe

Elezioni provinciali; assodata la rottura all'interno dei partiti di centrodestra, rimane da affrontare il nodo vicepresidenza e deleghe. Nonchè quello relativo alla geografia del consiglio provinciale

di Chiara Scucces -

Fra poco più di venti giorni verrà eletto il presidente del Libero Consorzio Comunale di Ragusa; elezioni di secondo grado, come sapete, che prevedono cioè il voto non dei cittadini ma dei sindaci dei comuni della provincia e dei consiglieri comunali tutti. Per Palazzo di Viale del Fante ci sono tre candidati: il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, proposto dal centro sinistra e dalle forze progressiste; la sindaca di Comiso, Mariarita Schembari proposta e appoggiata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Grande sud; il sindaco di Acate Gianfranco Fidone, proposto e appoggiato dalla Democrazia Cristiana. Proprio queste due ultime candidature hanno spaccato il centrodestra ibleo, non si è riusciti a fare sintesi su un unico candidato; il senatore di Fratelli d’Italia, Salvo Sallemi, ha ribadito ai nostri microfoni quanto detto telefonicamente non appena ufficializzata la candidatura della Schembari, sulla rottura con la DC di Ignazio Abbate

Ignazio Abbate, rilasciando un’intervista al giornale online Ilsicilia.it ribadiva che qualcuno avesse deciso unilateralmente di rompere le trattative del tavolo provinciale del centrodestra. E sul fatto che diversi sindaci civici appoggeranno la sindaca di Comiso, Abbate si chiede se questa decisione sia a supporto di una causa o contro qualcuno in particolare. I sindaci in questione, lo ricordiamo, sono quello di Ragusa, Peppe Cassì, quella di Modica, Maria Monisteri, quello di Scicli, Mario Marino e quello di Santa Croce, Peppe Dimartino che hanno rilasciato un comunicato congiunto ufficializzando da che parte staranno.  Se questo è assodato, rimane il nodo vicepresidenza e deleghe. Nonchè quello di chi comporrà la geografia consiliare