Attualità

Festa secolare dei pastori per la “Carvaccata di Vistiamara”

Dopo 14 anni di attesa, il ritorno della sfilata in onore del Santissimo Sacramento

di Pinella Rendo -

Un tuffo nel passato più autentico della Sicilia rurale ha incantato migliaia di visitatori a Geraci Siculo, borgo madonita dall’anima pastorale. Domenica 21 luglio si è celebrato il tanto atteso ritorno della “Carvaccata di Vistiamara”, l’antica cavalcata dei pastori che non si svolgeva da 14 anni. Una manifestazione unica, profondamente identitaria, che affonda le sue radici in quasi quattro secoli di storia.

L’intera comunità ha lavorato per mesi alla preparazione, culminata in una settimana di eventi religiosi e culturali, fino al momento più solenne: la sfilata dei pastori a cavallo, in abiti tradizionali, che attraversano il centro storico per offrire doni al Santissimo Sacramento. Un rito che racconta una fede antica, un senso di appartenenza profondo, un legame vivo con la terra e le tradizioni.

Quasi 60 tra cavalieri e amazzoni hanno partecipato alla sfilata, portando in dono oggetti carichi di simbolismo: ceri, paramenti sacri e soprattutto le sculture casearie, i tradizionali “cavadduzzi” e “palummedde”, realizzati con formaggio filante a forma di cavallini e colombe. In testa al corteo un araldo con lo stendardo, mentre i pastori sfilano in ordine rigoroso: prima i ragazzi, poi gli adulti, gli anziani e infine il “Cassiere”, figura simbolica che un tempo gestiva le finanze della comunità pastorale e oggi rappresenta l’autorità rituale.

La “Carvaccata di Vistiamara” si celebra tradizionalmente ogni sette anni, anche se nel 2018 non si è potuta svolgere. Le sue origini documentate risalgono al 1643, ma il culto è ancora più antico: la Confraternita del Santissimo Sacramento, che ne è custode, fu fondata nel lontano 1539. Il rito nasce come ringraziamento a Dio per i frutti della terra e del lavoro pastorale, e oggi continua a rappresentare un collante tra generazioni e un patrimonio culturale di straordinario valore.

Grande la soddisfazione del sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa: «Si tratta di uno dei momenti più identitari della nostra comunità. Oggi la festa ha assunto un valore simbolico ancora più forte, ma mantiene intatto il legame con la Natura e il Creato. I pastori – ha sottolineato – sono ancora oggi i veri custodi della biodiversità e svolgono un ruolo fondamentale anche nella difesa del nostro patrimonio naturalistico e nella prevenzione degli incendi. A Geraci il settore pastorale sta vivendo un ricambio generazionale importante, che ci fa guardare al futuro con speranza»