Cronaca

File segreti sull’arresto di Messina Denaro offerti a Corona

Arrestati un carabiniere e un consigliere comunale

di Emiliano Di Rosa -

Hanno tentato di vendere al fotografo Fabrizio Corona documenti segreti inerenti le indagini sulla cattura di Matteo Messina Denaro: per questo un carabiniere, Luigi Pirollo, e un consigliere comunale di Mazara del Vallo, Giorgio Randazzo, sono stati arrestati e ora si trovano ai domiciliari. Il militare è accusato di accesso abusivo al sistema informatico e violazione del segreto d’ufficio, il politico è accusato di ricettazione. L’indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. L’inchiesta riguarda la fuga di notizie riservate, connesse alle fasi successive alla cattura del noto latitante. I carabinieri hanno anche perquisito la casa milanese di Fabrizio Corona, ex “re dei paparazzi” e che in questi ultimi anni ha fatto la spola tra il carcere e i domiciliari dopo la condanna per estorsione e una lunga serie di denunce e processi per altri reati. A quanto è dato sapere sono state alcune intercettazioni disposte a carico di Fabrizio Corona a dare input all’inchiesta. Dopo la cattura dell’ex latitante, il fotografo venne in possesso di una serie di audio di chat tra il boss e alcune pazienti da lui conosciute in clinica durante la chemioterapia quando, ancora ricercato, usava l’identità del geometra Andrea Bonafede. La circostanza spinse gli inquirenti a mettere sotto controllo il telefono di Corona. In una delle conversazioni intercettate, che risale al 2 maggio scorso, il fotografo fece riferimento a uno “scoop pazzesco” di cui era in possesso un consigliere comunale, poi identificato in Randazzo, grazie a non meglio specificati carabinieri che avevano perquisito i covi del capomafia e che volevano vendersi il materiale. A quel punto la Procura di Palermo cominciò a muoversi fino ad arrestare Pirollo e Randazzo