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Fogna in spiaggia, l’Amam chiarisce

L’Amam ha avviato un lavoro certosino che va ad aggiungersi alla pulizia degli impianti avviata già dallo scorso mese di febbraio.

di tcf -

Il prestigioso riconoscimento della bandiera blu e i continui sversamenti fognari che arrivano direttamente a mare sembrano essere le due facce della medaglia dell’estate messinese. Da nord a sud sono state diverse nelle ultime settimane le segnalazioni di liquami che scorrono a cielo aperto in un ambiente fatto di odori nauseabondi e aria irrespirabile. Da San Filippo, a Mili, a Galati, a via Santa Cecilia, alla Spiaggia del Ringo, alla foce del torrente Giostra, Annunziata e del vicino torrente San Licandro i campanelli d’allarme si moltiplicano.

Per questo l’Amam ha avviato un lavoro certosino che va ad aggiungersi alla pulizia degli impianti avviata già dallo scorso mese di febbraio. Per la società di viale Giostra tutto viene fatto secondo le norme e in punti stabiliti, per questo quando arrivano segnalazioni in altre parti scattano controlli diversi per individuare la causa e risolvere il problema.

Rimane poi il capitolo degli scarichi abusivi, per i quali l’Amam ha avviato una vera e propria caccia ai colpevoli con un’attività mirata ad individuare gli allacci non in regola e punire gli eventuali responsabili. In caso di presenza di scarichi fognari scatterebbe la denuncia in procura, oltre ad una multa salatissima e un processo penale. La pena prevista per chi inquina prevede una multa da 10 a 100 mila euro e una pena che va dai due ai sei anni di reclusione.