Catania

Fratricidio a colpi di pistola, l’assassino si è costituito

Il delitto a San Gregorio di Catania

di Emiliano Di Rosa -

Secondo la ricostruzione dei carabinieri dietro il fratricidio della scorsa notte consumatosi in quest’abitazione di San Gregorio di Catania c’è una storia vecchia e dolorosa di dissidi, ritorsioni, paura. Alla fine Rosario Vitale, 50 anni, dopo l’ennesima minaccia subita dal fratello Davide, 44 anni, pregiudicato e tossicodipendente, ha impugnato una pistola e ha fatto fuco. Quattro colpi di cui due fatali hanno centrato il 44enne alla testa e al torace lasciando una pozza di sangue a terra.  La Sezione Investigazioni Scientifiche ha accertato che l’arma utilizzata per il delitto, è una Beretta cal. 9×21 con matricola punzonata, detenuta illegalmente, è stata sequestrata insieme ad un coltello trovato addosso alla vittima. Anche Rosario Vitale risulta pregiudicato, subito dopo l’omicidio si è costituito ai carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania. L’uomo è stato fermato per omicidio aggravato. Secondo una prima ricostruzione dei fatti Davide si sarebbe presentato all’esterno dell’ingresso dell’abitazione del fratello, in via Masaccio, minacciandolo con un coltello. Ne sarebbe quindi nata una violenta lite, alla presenza anche del figlio ventenne di Rosario e al culmine della quale Rosario ha sparato.  Avrebbe poi trascinato il cadavere all’interno del cortile dell’abitazione avvertendo i carabinieri dell’accaduto.