Catania

Fusione Sidra-Catania Rete e Gas: il futuro resta incerto, Cisal chiede risposte

Incertezza sul processo di fusione

di Sergio Randazzo -

Resta in bilico la fusione tra Sidra e Catania Rete e Gas, due aziende partecipate del Comune di Catania. La questione, sollevata dalla Cisal FederEnergia e dalla Cisal Confederazione Provinciale, è stata al centro di una videoconferenza con la seconda Commissione Consiliare permanente alle partecipate, presieduta da Andrea Cardello, alla quale ha preso parte anche l’Assessore alle Partecipate, Giuseppe Marletta.

Un iter bloccato dal 2019

Il processo di fusione, avviato nel 2019, è attualmente fermo a causa dell’imminente acquisizione di Sidra da parte di SIE (Servizi Idrici Etnei), il nuovo gestore unico del servizio idrico. Tuttavia, la mancata presentazione del piano industriale e del fabbisogno del personale da parte di SIE ha generato forti incertezze, alimentando preoccupazioni tra i lavoratori, che temono ripercussioni occupazionali e organizzative.

L’allarme dei sindacati

Nel corso dell’incontro, i rappresentanti sindacali Pietro Scalia e Giovanni Lo Schiavo, insieme alla delegazione Cisal, hanno chiesto chiarimenti sui tempi e sulle modalità con cui SIE intende procedere. In particolare, è stato sollecitato un aggiornamento sul cronoprogramma relativo al trasferimento di reti, impianti e personale, evidenziando come l’attuale stallo rischi di penalizzare i dipendenti, lasciandoli senza certezze sul loro futuro.

“Non possiamo accettare che centinaia di lavoratori restino in una condizione di totale incertezza”, ha dichiarato Giovanni Lo Schiavo, responsabile Cisal Catania. “Da anni attendiamo risposte concrete su questa fusione, ma il continuo immobilismo e la mancanza di un piano industriale chiaro da parte di SIE mettono a rischio non solo il futuro occupazionale dei dipendenti, ma anche la qualità dei servizi essenziali per i cittadini. L’amministrazione comunale deve garantire trasparenza e tutele per tutti i lavoratori coinvolti”.

Sulla stessa linea anche Pietro Scalia della Cisal FederEnergia: “Abbiamo ribadito alla Commissione che la fusione tra Sidra e Catania Rete e Gas non può essere gestita senza una programmazione chiara. Serve un confronto costante tra istituzioni, aziende e sindacati per tutelare i lavoratori e garantire un servizio efficiente. Chiediamo risposte immediate su tempistiche, modalità e prospettive per il futuro”.

La richiesta di garanzie

Per dare voce alle preoccupazioni dei lavoratori, la Cisal ha consegnato alla Commissione una nota dettagliata con un’analisi sui pro e i contro della fusione. Il sindacato ribadisce che la priorità è ottenere garanzie occupazionali e assicurare una gestione efficiente di due servizi essenziali per la città: la distribuzione di acqua e gas.

La palla passa ora all’Amministrazione Comunale e agli enti competenti, chiamati a fornire risposte concrete su una questione che riguarda il futuro di numerosi lavoratori e la qualità dei servizi pubblici essenziali.