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Gaza, la Striscia dell’Odio

Allerta anche in Sicilia

di Emiliano Di Rosa -

Lo spaventoso e spietato attacco di Hamas ad Israele fa presagire scenari diversi, anche apocalittici nella peggiore delle ipotesi. In Italia il ministero dell’Interno immediatamente dopo il blitz terroristico dei palestinesi, perché un attacco indiscriminato soprattutto a civili israeliani è atto terroristico, ha subito preso provvedimenti. Il capo della polizia, Vittorio Pisani, ha inviato una circolare a tutte le questure d’Italia per la necessità di “rafforzare la sicurezza degli obiettivi” ritenuti sensibili di Israele e Palestina, presenti sul territorio italiano. La circolare è indirizzata agli Uffici di gabinetto e alle Digos. La sicurezza potrà essere “statica o dinamica” a seconda della valutazione che sarà fatta dell’obiettivo. Sotto attenzione ambasciate e consolati, ma anche i templi e le sinagoghe, le scuole e le aziende che lavorando con i territori in Medioriente interessati dalla guerra. Sotto sorveglianza anche gli aeroporti dove ci sono gli sportelli di compagnie aeree interessate. Ieri anche a Palermo si è tenuta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica estesa anche alla partecipazione del rappresentante dell’Unione delle comunità ebraiche italiane. Durante l’incontro è stato disposto il rafforzamento delle misure di protezione agli obiettivi ebraici presenti sul territorio”. Al lavoro anche le altre prefetture siciliane. Stamattina anche ad Agrigento il prefetto si è mosso con un Comitato straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica; non ci sono nell’Agrigentino obiettivi ritenuti sensibili, ma la prefettura non intende sottovalutare ciò che accade. Perché, e torniamo in queste aree del Medio Oriente martoriate da decenni di combattimenti, attentati e odio, la portata dell’attacco di Hamas è stata senza precedenti e altrettanto già è e sarà la reazione di Tel Aviv. Una drammatica escalation non va esclusa, anche a livello più vasto.  Alle prime luci dell’alba di sabato scorso, nel giorno che chiudeva le festività ebraiche di Sukkot da Gaza sono piovuti circa 5.000 razzi che hanno seminato distruzione, poi gli assalti via aria e via terra di un numero imprecisato di terroristi. Il bilancio dei morti israeliani, due giorni dopo, è 700 morti, 750 dispersi, almeno 100 ostaggi nelle mani di Hamas. I titoli di questi ultimi minuti sono: “Israele dichiara lo stato di guerra” – “Una colonna di tank si dirige verso Gaza – “Diluvio di bombe sulla striscia” – “Scontri con Hamas al confine”. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero finora 500, i feriti oltre 2.700. Gli Usa pianificano spostamento navi e aerei vicino Israele. Venerdì sera su Sicilia andrà in onda il reportage “Gaza, la striscia dell’odio”.