Cronaca

Giallo sull’omicicio-suicidio di via Notarbartolo

Non è chiuso il caso della morte dei due coniugi palermitani

di Sergio Randazzo -

Il mistero avvolge ancora la tragica scomparsa dei coniugi palermitani, Pietro Delia, commercialista di professione, e Laura Lupo, agente della polizia municipale. I due sono stati trovati senza vita, vittime di ferite da arma da fuoco, nella loro residenza di via Notarbartolo lo scorso sabato mattina a Palermo. Sebbene inizialmente si fosse ipotizzato un omicidio-suicidio – con la presunta dinamica che vedeva la donna, trovata con la pistola in mano, come autrice dell’atto – le recenti autopsie hanno gettato un’ombra di dubbio su questa ricostruzione.

Laura Lupo, in servizio presso l’ufficio del giudice di pace, presentava due ferite provocate dalla sua pistola d’ordinanza: una al collo e l’altra alla testa. Gli investigatori si interrogano sul come sia possibile che abbia sparato una prima volta per poi premere nuovamente il grilletto, colpendosi mortalmente. La situazione dell’appartamento dei coniugi, situato al terzo piano, non offre chiarezza: non vi sono segni di effrazione, il che inizialmente sembrava confermare l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, ma ora non sembra più essere un dato definitivo.

E’ stata la figlia, che vive al piano di sotto nello stesso palazzo dove vivevano i suoi genitori, che ha fatto la tragica scoperta. Non avendo ricevuto notizie dal padre, con cui aveva un appuntamento di lavoro, si è preoccupata e ha contattato i vigili del fuoco. È stato grazie al loro intervento che i corpi dei genitori sono stati rinvenuti.