Attualità
Giubileo dei giovani, la Santa Messa dei siciliani
"Traduciamo la fede con un linguaggio moderno, fatto di cuore e coraggio". Così il vescovo Raspanti
Un mare di volti, sorrisi e occhi colmi di gioia ha invaso la Basilica di San Giovanni Bosco, nel cuore di Cinecittà, venerdì 1° agosto. In attesa della grande veglia con Papa Leone, culmine del Giubileo dei Giovani 2025, i cuori della Sicilia si sono ritrovati a Roma, uniti dalla fede e da un cammino condiviso. A presiedere la Solenne Celebrazione Eucaristica dedicata ai giovani siciliani è stato mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Accanto a lui, nella concelebrazione, gli arcivescovi Francesco Lomanto (Siracusa) e Luigi Renna (Catania), insieme ai sacerdoti e ai direttori delle pastorali giovanili delle diocesi dell’Isola.
Erano oltre 2mila i giovani siciliani presenti, accomunati dal desiderio di condividere la propria fede, testimoniando che anche dalle periferie dell’Europa può partire una luce di speranza. In un clima vibrante di canti, bandiere e preghiere, la Sicilia ha portato nella Capitale l’energia di un popolo in cammino, dove la dimensione personale si fonde con quella comunitaria. Un’esperienza che, nelle parole del vescovo Raspanti, rappresenta un momento di grazia