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Gli anziani sono una risorsa, serve una rivoluzione cultural

In Italia, il numero di persone over 65 è in aumento, e si prevede che questa tendenza continuerà, con un invecchiamento progressivo della popolazione. E' necessario che le istituzioni lavorino affinchè ci sia un cambio culturale nell'approccio all'invecchiamento, spostando l'attenzione dalla gestione delle malattie alla presa in carico globale della persona anziana, promuovendo la sua dignità, autonomia e partecipazione attiva. Se n'è discusso ieri a Ragusa

di Chiara Scucces -

Fino a sabato saranno giorni intensi dedicati alla prevenzione e al benessere della terza età. A Ragusa, ieri pomeriggio, la prima delle giornate dell’iniziativa “Ragusa in salute” alla Sala Avis;  tanti i  momenti di approfondimento che avranno come tema pregnante la salute, con un focus  sul tema “Invecchiare in salute”. Invecchiare in salute significa vivere bene in età avanzata, mantenere una buona funzionalità fisica e cognitiva, e non solo assenza di malattie. Questo implica uno stile di vita sano, con attenzione all’alimentazione, attività fisica regolare e mantenimento di relazioni sociali, e la partecipazione attiva alla vita sociale

Fra i relatori della Sala Avis anche Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria della popolazione anziana, che da tempo sottolinea l’importanza di una “rivoluzione culturale” per valorizzare gli anziani, non solo come beneficiari di servizi, ma come una risorsa per la società.

Alla base della salute e del benessere della persona c’è informazione e formazione, ma anche prevenzione. E gli incontri e gli eventi come quelli in corso durante la settimana risultano utili per invecchiare meglio in un territorio in cui si invecchia già bene