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“Guardare oltre il punto ristoro e mirare al completamento”

I consiglieri di opposizione Peppe Calabrese e Mario Chiavola intervengono facendo notare che, proprio sull'ospedale, ci sono altre priorità

di Chiara Scucces -

“Certo il punto ristoro all’interno dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa è un servizio utile per diverse utenze della struttura, ma non sarebbe meglio occuparsi, invece, del completamento del nosocomio?”. È la domanda che i componenti del Gruppo del Partito Democratico al Consiglio comunale di Ragusa, Peppe Calabrese e Mario Chiavola, rivolgono all’amministrazione comunale e ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dopo che due consiglieri di maggioranza si sono mobilitati nelle ultime settimane per avere notizie in merito al bando per il nuovo punto ristoro dell’Ospedale. Servizio esistente all’apertura del nosocomio, ma chiuso dopo poco tempo.

“Vogliamo ricordare – dicono Chiavola e Calabrese – che la posa della prima pietra del Giovanni Paolo II è stata a novembre del 2005, l’inaugurazione a fine ottobre del 2018. Perfino l’ex presidente della Regione Musumeci provò vergogna nel tagliare il nastro inaugurale dopo 13 anni di lavori, parlando di “tempi inconcepibili” per una struttura di tale importanza. Tutto ciò tra intoppi burocratici, indagini, comitati di protesta e finanziamenti recuperati  ma c’è un dato che rischia di cadere nel dimenticatoio e cioè che l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa è incompleto!”.

“C’è un’altra battaglia politica da fare – concludono Calabrese e Chiavola – e riguarda il completamento dell’Ospedale. Su questo il Partito Democratico di Ragusa tornerà a lavorare chiedendo anche il sostegno del comitato per l’apertura della struttura che, negli anni scorsi, ha lottato per veder realizzata questa prima parte dell’opera”.