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I Sindacati incalzano Versalis, chiedono certezze

Il futuro di migliaia di famiglie siciliane dipenderà dalle risposte e dai piani concreti che la Regione e Eni-Versalis presenteranno al prossimo tavolo

di Pinella Rendo -

La riconversione industriale dei siti di Priolo e Ragusa gestiti da Eni-Versalis è al centro di una forte preoccupazione sindacale in Sicilia.

Nel corso di un incontro svoltosi ieri all’assessorato regionale alle Attività produttive, i rappresentanti della Cgil, con Filctem e Fiom, hanno chiesto a gran voce certezze occupazionali e garanzie per i lavoratori diretti e, soprattutto, per l’indotto, la cui sorte resta ancora incerta. I sindacati, guidati da Gabriella Messina, segretaria regionale Cgil, hanno evidenziato una nettadisparità nello stato di avanzamento dei progetti. A Priolo, il piano per la bioraffineria sembra proceder a ritmi serrati, tanto che la data di completamento è stata anticipata da maggio 2029 a dicembre 2028. Un segnale positivo di accelerazione che, tuttavia, contrasta con la lentezza del sito di Ragusa, dove i progetti sono ancora in fase di pura progettazione.

Se da un lato Eni-Versalis ha assicurato che non cisarà ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori direttamente impiegati nelle varie fasi di transizione, la chiarezza si ferma qui.”Mentre ci è stato assicurato che non ci sarà nelle varie fasi ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori diretti, non c’è a ora chiarezza sulle ricadute occupazionali nelle varie fasi e soprattutto sull’indotto,” ha affermato Gabriella Messina.

Questa ambiguità sulla tenuta occupazionale dell’enorme bacino di manodopera esterna è il punto più critico sollevato. I sindacati temono che il ritardo e la mancata pianificazione dettagliata delle fasi di lavoro possano tradursi in un pesante costo sociale per le province di Siracusa e Ragusa.

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha preso atto delle richieste sindacali, aggiornando la discussione a un mese da ora. I rappresentanti di Cgil, Fiom e Filctem concludono con un forte auspicio: “L’auspicio è che in quell’occasione ci vengano fornite certezze e garanzie sull’occupazione diretta e dell’indotto”.