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I teatri aretusei monumenti nazionali

Il teatro Comunale e il teatro greco di Siracusa, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale Tina Di Lorenzo di Noto dichiarati monumenti nazionali

di Chiara Scucces -

Il teatro Comunale e il teatro greco di Siracusa, il Teatro Garibaldi di Avola e il Teatro comunale Tina Di Lorenzo di Noto dichiarati monumenti nazionali. La Camera dei Deputati ha approvato l’Ordine del Giorno, firmato dal parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata, con cui si impegna il Governo nazionale a inserire nell’elenco dei “monumenti nazionale di teatri italiani”, le due storiche strutture di Avola e Noto, oltre che quelli di Siracusa. In Italia sono 46, dislocati in varie città. Il codice dei beni culturali prevede che, nel caso delle cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante o se sono  testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni o se rivestono un valore testimoniale eccezionale, la dichiarazione di interesse culturale possa comprendere anche quella di monumento nazionale. Il Teatro Garibaldi di Avola venne inaugurato nel 1876 e da allora è sempre stato un punto di riferimento per la vita artistica e culturale non solo della cittadina, ma di tutto il Val di Noto. L’edificio presenta un’elegante facciata in stile neorinascimentale in pietra bianca, con una serie di archi a tutto sesto sormontati da balaustri di memoria palladiana. Anche Il Teatro comunale “Tina Di Lorenzo” di Noto, precedentemente conosciuto come Teatro comunale Vittorio Emanuele III, è da annoverare tra i teatri storici a forte imprinting artistico culturale. L’edificio, inaugurato nel 1870, si affaccia su piazza XVI maggio, nel centro storico e da allora ha sempre assolto a una funzione di notevole rilievo culturale. Il Teatro comunale di Siracusa venne inaugurato nel 1897, rimase in funzione sino al 1962 quando venne chiuso per lavori di manutenzione e riaperto ufficialmente agli spettacoli il 26 dicembre 2016. La sala principale poteva ospitare 700 spettatori su erano tre ordini di palchi, il loggione con le panche e un ampio palcoscenico, con il ridotto, i camerini e un’orchestra. Oggi sono previsti posti per 500 persone.  Il Teatro Greco non ha bisogno di presentazioni, è il più antico teatro di tutto l’occidente, perno della cultura isolana e non solo.

“Un risultato straordinario, un riconoscimento di cui andiamo fieri ed orgogliosi – le parole del parlamentare FdI Luca Cannata – perché va nella direzione di affermare, tutelare e promuovere tutto il bello e il buono che le nostre città e i nostri territori si portano dentro”.