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‘’Il Biviere sta morendo’’, morìa di pesci e livello basso

Questa mattina Arpa e Asp rimuoveranno le carcasse per le analisi necessarie e preleveranno alcuni campioni di acqua che da settimane ormai ha assunto una colorazione verde torbido a causa dell’ammassarsi di alghe

di finmedia -

Il Biviere è in agonia, da mesi ormai la crisi idrica sta amplificando gli effetti dell’inquinamento delle acque, il livello del lago scende e gli inquinanti presenti nell’acqua si concentrano maggiormente creando danni non indifferenti.

Appena qualche giorno fa si è registrata l’ennesima morìa di pesci lungo le sponde del lago. Decine di esemplari di grosse dimensioni sono state ritrovate lungo diverse anse del Biviere. Questa mattina Arpa e Asp rimuoveranno le carcasse per le analisi necessarie e preleveranno alcuni campioni di acqua che da settimane ormai ha assunto una colorazione verde torbido a causa dell’ammassarsi di alghe. Un fenomeno globale su cui intervenire al più presto per evitare danni irreparabili come sottolinea il responsabile della Riserva Emilio Giudice, che ieri ha incontrato l’assessore regionale all’ambiente Elena Pagana.

Ad oggi l’acqua non arriva più né dal Ragoleto né dal bacino del Disueri. I livelli del lago sono molto più bassi. Al momento la situazioni non è come a Pergusa ma se si andrà avanti a questo ritmo, le conseguenze rischiano di diventare molto gravi, con danni ambientali enormi.

La crisi idrica e l’assenza di dighe in condizioni efficienti hanno già reso enormemente complicato il percorso per i produttori agricoli del territorio. Il lago però va tutelato e mantenuto sui livelli necessari, per la salvaguardia di un ecosistema assai fragile.