Messina

Il comune vuole valorizzare la Camera a Tomba

In arrivo oltre 300 mila euro per restituirla alla città di Messina

di tcf -

È bastato accendere i riflettori, anche solo per una sera, perché qualcosa si muovesse davvero. È successo durante una puntata della trasmissione Malalingua Estate, quando Rosanna Trovato, presidente dell’Archeoclub dello Stretto, ha denunciato pubblicamente l’abbandono della Tomba a Camera di Largo Avignone di via Cesare Battisti, un autentico gioiello archeologico nascosto sotto una scalinata in pieno centro città. Da quella sollecitazione, l’amministrazione comunale ha finalmente rotto il silenzio.

La giunta Basile ha infatti approvato, pochi giorni dopo, un documento di indirizzo alla progettazione per la riqualificazione e la valorizzazione del sito. Il progetto prevede un investimento di oltre 300 mila euro, da finanziare con fondi FUA, e si articola in nove interventi strutturali, dalla messa in sicurezza alla creazione di percorsi di visita accessibili.

I lavori dureranno circa 18 mesi, con la prima fase – la progettazione di fattibilità – già in partenza. La Tomba a Camera di Largo Avignone venne alla luce per caso negli anni ‘70, durante i lavori per la scalinata tra via Cesare Battisti e la caserma Zuccarello. Si tratta di una sepoltura ipogeica del IV secolo a.C., costruita con blocchi di calcare locale, letti funerari e una porta monolitica girevole su perno in bronzo: un unicum assoluto per l’archeologia messinese.

Negli anni, però, la struttura è stata dimenticata, usata impropriamente come deposito di reperti e lasciata senza alcuna tutela. Un timido tentativo di apertura al pubblico era stato fatto nel 2017, grazie anche all’impegno del compianto Franz Riccobono, ma poi tutto era rimasto fermo.