Palermo

Il consiglio comunale dice no al Pride 2024

Tante le reazioni politiche

di Sergio Randazzo -

Nella lunga seduta del consiglio comunale nella notte di venerdì, la maggioranza che sostiene Lagalla ha sorprendentemente trovato unità su un tema: si è dissociata dal PRIDE, respingendo l’adesione del consiglio comunale. I consiglieri comunali Mariangela Di Gangi, Massimo Giaconia e Giuseppe Miceli, firmatari dell’ordine del giorno per l’adesione al PRIDE 2024, esprimono la loro preoccupazione riguardo a questa posizione. Sottolineano come, quando si affrontano questioni legate ai diritti fondamentali, la maggioranza sembra cedere alle posizioni dell’estrema destra, pur mostrando una diversa sensibilità da parte del sindaco Lagalla su questo tema.

I consiglieri si chiedono anche qual è la posizione di Matteo Renzi e di Italia Viva su questa questione e se Forza Italia e Democrazia Cristiana siano così influenzate dalla destra nelle questioni relative ai diritti civili. Si interrogano sul fatto che, forse, per la maggioranza le battaglie sui diritti civili siano solo pretesti per scontri di potere, a scapito delle persone coinvolte. Concludono affermando che, nonostante la posizione della maggioranza in consiglio comunale, la città di Palermo e i suoi cittadini sono più progressisti e si mobilitano per rivendicare i diritti per tutti il 22 giugno, sia a Palermo che altrove.