Attualità

Il diritto alla protezione per la famiglia Zaouali

A distanza di quasi dieci giorni dalla tragedia familiare che ha causato la morte di madre e figlia e ridotto in gravi condizioni padre e figlia, la comunità islamica di Vittoria e chi voleva e vuole bene alla famiglia Zaouali, ha organizzato una manifestazione per invocare il diritto alla protezione

di Chiara Scucces -

“Non si può lasciare libero uno che minaccia di morte sino a quando uccide”.

“Non rimaniamo indifferenti davanti la violenza”.

Questi gli striscioni che ieri sera in Piazza del Popolo a Vittoria hanno esternalizzato alcuni dei pensieri di chi ha voluto organizzare una manifestazione per ricordare, intanto, Sameh Zaouali, uccisa dal fratello Wajdi il 13 giugno scorso. Con lei è morta sua mamma, Mariem Sassi; in terapia intensiva con ustioni sul 50% del corpo si trovano altri due componenti della famiglia Zaouali, Kamel ed Omaima. L’unica scampata alla follia del fratello è la sorella 25enne che la notte in cui Wajdi ha deciso di appiccare il fuoco alla casa e ai suoi familiari compiendo di fatto una strage, non era a casa. Ieri sera per reclamare il diritto alla protezione, le amiche di Sameh e di Mariem, chi vuole bene a questa famiglia così integrata nel tessuto cittadino, hanno organizzato questa manifestazione. La famiglia Zaouali aveva più volte segnalato e denunciato il figlio, purtroppo senza esito. Il giovane era in cura al Dipartimento di salute mentale.   

Il ricordo di Sameh, di questa bellissima ragazza di 34 anni, è stato affidato a chi la conosceva da tempo; è venuto fuori il ritratto di una giovane donna che amava la vita, generosa e sempre disponibile con chi aveva bisogno. Il rammarico è non essere riusciti ad aiutare lei e la sua famiglia        

Intanto sarà eseguita il 25 giugno l’autopsia sui corpi di madre e figlia. Le salme delle sue donne si trovano nelle camere mortuarie degli ospedali di Vittoria e Catania, dove sono decedute. Nei prossimi giorni saranno trasferite nel cimitero di Vittoria dove è stata programmata l’autopsia. Subito dopo le salme saranno restituite alla famiglia per i funerali, che si svolgeranno con il rito islamico. A presiederli sarà l’Imam di Vittoria. Sono leggermente migliorate le condizioni dei due sopravvissuti all’incendio, ma gravemente ustionati. Kamel, 57 anni, agricoltore e la figlia Omaima, 19 anni, studentessa al liceo linguistico Mazzini di Vittoria sono ricoverati rispettivamente all’ospedale Civico di Palermo e al Cannizzaro di Catania. Entrambi hanno lasciato il reparto di Rianimazione e si trovano in Terapia intensiva. Kamel  ha ustioni nel 41 per cento del corpo, la figlia nel 50 per cento.