Attualità
Il dramma dei lavoratori dell’ODA
Una storia che si ripete, sempre uguale: i lavoratori dell’OdA di Catania tornano a vivere l’incubo degli stipendi non pagati, lasciati ancora una volta soli, senza soldi né risposte
Continua il dramma dei lavoratori della Fondazione, che non percepiscono lo stipendio da gennaio 2025. Professionisti del settore socio-sanitario ed educativo, molti dei quali con decenni di servizio alle spalle, si recano ogni giorno al lavoro senza sapere quando e se verranno pagati. A essere colpite sono intere famiglie: nuclei monoreddito o famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano all’interno della Fondazione.
Alcuni dipendenti sono già stati inseriti nelle liste dei cattivi pagatori, poiché non riescono più a coprire mutui, debiti e spese quotidiane. La situazione è diventata umanamente insostenibile, c’è chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, chi ha dovuto sospendere cure mediche, chi ha rinunciato a ogni tipo di progettualità. Nonostante ciò, la dedizione al lavoro non è mai venuta meno.
Dall’11 aprile 2025, i dipendenti dell’ODA sono ufficialmente in stato di agitazione, con scioperi, manifestazioni, presìdi e cortei, promossi dall’Unione Sindacale di Base, per chiedere risposte chiare e tempestive. Le mobilitazioni sul territorio però, finora, sembrano essere rimaste inascoltate, lasciando i lavoratori nell’incertezza.
A raccontare la sofferenza di chi si trova in questa condizione, è stata anche Letizia Leontini, che pur non essendo una dipendente dell’ODA, ha scelto di stare dalla parte di chi lotta per un diritto fondamentale: quello a essere pagati per il proprio lavoro. La sua voce ha trovato eco nel web grazie all’hashtag #ioilavoratoridellodanonlilascisoli. La situazione è ancora in stallo. Ai lavoratori, viene chiesto di pazientare fino alla fine dell’anno, senza alcuna garanzia concreta. Una richiesta che suona come una beffa, dopo mesi di sacrifici e umiliazioni.