Attualità
Il figlio del boss che vive in un altro mondo …
Le frasi choc di Giuseppe Salvatore Riina
Giuseppe Salvatore Riina, figlio di Totò (il capo dei capi di Cosa nostra), torna nella natia Corleone dopo aver scontato una condanna a 8 anni per mafia, e si fa intervistare da un noto podcast. La linea è quella di sempre, nessuna dissociazione dalle comprovate nefandezze criminali del genitore morto da pluriergastolano in carcere a Parma nel 2017 anzi una serie di dichiarazioni in totale contrasto con indagini, sentenze definitive e storia degli attentati e delle guerre di mafia. Nega che il padre abbia ordinato l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo e le stragi del ’92 contro i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. “Mio padre era una persona che ha sempre combattuto il sistema … serio, onesto, manteneva la parola data e pensava alla sua famiglia. Non l’ho mai visto compiere un atto di violenza o tornare a casa con una pistola in mano e sporco di sangue” ha detto … Alcuni giornalisti e osservatori stanno facendo notare come durante il podcast gli speaker che hanno scelto di ospitarlo lo abbiano lasciare parlare liberamente senza contraddittorio, soprattutto durante le considerazioni e frasi completamente antitetiche ai fatti documentati, alle sentenze e alle motivazioni chiarissime dei tribunali. Viene da aggiungere che senza alcuna contraddizione in circostanze del genere manca pure il rispetto per le vittime della mafia di cui Totò Riina fu tra i boss più potenti, sanguinari e temuti, senza mai pentirsi di nulla. Altrimenti si vive in un altro mondo …