Attualità

Il lavoro c’è, ma poco retribuito. Pensioni mortificanti

Presentato questa mattina il rendiconto sociale 2023 dell'Inps; la provincia di Ragusa è una provincia a due volti

di Chiara Scucces -

I dati sociodemografici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate, gli interventi a sostegno delle famiglie e di inclusione sociale, l’andamento delle entrate contributive, la qualità del rapporto con l’utenza e il contenzioso. Questa mattina, all’auditorium di Santa Teresa a Ragusa Ibla è stato presentato il rendiconto sociale dell’Inps. La direttrice iblea dell’istituto nazionale di previdenza sociale ha esposto il quadro della provincia di Ragusa, una provincia che non si sottrae alle dinamiche nazionali sul fronte denatalità e invecchiamento popolazione, che mostra discreti segnali di crescita ma altri dati, importanti, sui quali riflettere e agire. La provincia si trova ad un bivio: se da un lato alcuni settori trainano la crescita e l’occupazione iblea, da un altro altri fattori rallentano il rilancio del territorio: trasporti, in primis, ma anche servizi e qualità del lavoro. E, a questo proposito, un dato, molto preoccupante: la provincia di Ragusa, sul fronte remunerazione, è non solo al di sotto della media nazionale ma anche di quella regionale   

Il gender gap, anche in provincia di Ragusa, è corroborato dai numeri: meno donne impiegate e pagate meno degli uomini. I giovani, come sentito, tendono ad emigrare. Dato che, da dopo la pandemia, è in netto aumento. Sono necessarie ed urgenti politiche che guardino alle nuove generazioni e pensino al loro futuro. Perchè rappresentano il futuro di un intero paese