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Il ruolo e le sfide del giornalismo di qualità oggi

In occasione del seminario formativo che si è tenuto lo scorso fine settimana a Ragusa per i 50 anni di Teleiblea, sono nati spunti e riflessioni sul ruolo del giornalista e del giornalismo di qualità oggi.

di Chiara Scucces -

L’occasione del seminario organizzato sabato scorso alla Sala Avis di Ragusa per celebrare i 50 anni di Teleiblea Iblea, ha dato ottimi spunti di riflessione su come sia cambiato il ruolo delle tv dagli anni 70 ad oggi e di come sia in continua evoluzione e, per certi versi, in competizione con i nuovi media che forniscono sì un’informazione più veloce e immediata, ma spesso imprecisa e superficiale. Ad oggi è difficile prevedere quale sarà il futuro per le tv, quello che è certo è che l’avvento delle tv private ha indubbiamente rotto il monopolio che allora aveva la RAI e rappresentò la vulcanicità degli anni 70. La tv specchio della società, allora come ora

La più grande sfida, oggi, che il giornalismo deve affrontare è la sua rilevanza; più che mai c’è bisogno di giornalismo di qualità. In un momento storico in cui siamo sopraffatti da internet e l’informazione cambia continuamente, clic dopo clic, il rischio è che un giornalismo responsabile e basato sui fatti, scompaia sopraffatto dalla confusione generata dal web e dall’assenza di spirito critico  di chi accede alle notizie

La sfida deve essere affrontata e combattuta proprio dalla categoria, dandosi dignità anche attraverso la retribuzione e l’equo compenso; quello giornalistico, come tutti i lavori intellettuali, nascono dallo studio, dall’esperienza, dalla professionalità. Tutto deve avere un giusto riconoscimento