Catania

In arrivo i fondi per il restauro di chiese FEC

L'annuncio nei giorni scorsi durante una conferenza stampa in cui si è parlato di un altro importante progetto che ci sarà in primavera

di Chiara Scucces -

Ammontano a circa 6,6 milioni di euro gli interventi di restauro e manutenzione straordinaria di chiese, dipinti, sculture e arredi lignei di sette chiese di Catania, Acireale, Adrano, Giarre e Caltagirone per il 2024. Si tratta di interventi che godono di due tranche di finanziamento: alcuni con Fondi PNRR (oltre 3 milioni di euro) dedicati al restauro di chiese di proprietà del FEC, il Fondo Edifici di Culto gestito dal Ministero dell’Interno; altri, per circa 3,6 milioni di euro, sono “fondi diretti” dello stesso dicastero. La notizia è stata annunciata nei giorni scorsi a Catania, nel corso di una  conferenza stampa organizzata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania – organo tecnico che ha predisposto tutti i progetti propedeutici ai finanziamenti – e alla quale hanno preso parte, il Prefetto di Catania, Carmela Librizzi, l’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna e la stessa Soprintendente, Irene Donatella Aprile, che dal 2021 con la squadra di storici dell’arte, architetti e tecnici dell’ente, ha messo in moto l’articolato iter burocratico per accedere ai finanziamenti (regionali, statali, europei) e garantire la conservazione e fruizione dei beni. Le 7 chiese di proprietà del FEC, di Catania e provincia oggetto di restauro sono: la Chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata a Catania; Chiesa di San Domenico ad Acireale; Chiesa di Santa Lucia di Adrano; Chiesa di Santa Maria di Valverde a Giarre; Chiesa di San Francesco d’Assisi a Caltagirone;  sempre a Caltagirone la Chiesa del SS. Salvatore ed infine la Chiesa di Santa Chiara di Catania

Nel corso della conferenza stampa la Sovrintendente ha anche riferito di due progetti: il primo è il piccolo restauro concluso a San Benedetto, chiesa molto cara ai catanesi dove vive ancora una piccola comunità monastica di religiose benedettine che da secoli, all’alba del 6 febbraio, omaggia il passaggio delle reliquie di Sant’Agata al rientro in Cattedrale con canti e inni e dove ogni mattina, tutto l’anno, alle 7 si celebra la Messa. Un intervento su parte della copertura e su una porzione di dipinti murari del primo Novecento e affreschi di Giovanni Tuccari (Messina, 1667-1743) della cantoria danneggiati da infiltrazioni d’acqua piovana dopo il nubifragio dell’ottobre 2021. Nel corso dell’intervento di restauro, poi, la scoperta del volto di due puttini affiorato da sotto l’intonaco al termine di saggi esplorativi che hanno confermato la presenza degli affreschi settecenteschi sotto gli intonaci bianchi dell’Ottocento. Il secondo annuncio della Soprintendente è quello relativo al progetto di una grande mostra, di taglio storico-artistico, sui beni degli ordini monastici e conventuali del FEC

Fra gli interventi appena conclusi figura quello dell’Arcidiocesi sulla terrazza del Museo Diocesano, con una vista straordinaria a 360° su tutta la città e che sarà interamente accessibile dai visitatori a mobilità ridotta grazie a un finanziamento dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana a valere sui fondi europei PO-FESR 2014-2020 Progetto di “Miglioramento dell’ accessibilità fisica e culturale al patrimonio barocco catanese: abbattimento delle barriere architettoniche e valorizzazione multimediale delle terrazze del Museo diocesano di Catania”.

Il Museo Diocesano è visitabile dal lunedì al sabato 9-13; martedì e giovedì 15-18. Domenica e fuori orario aperto su prenotazione.