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Incendi destano preoccupazione, cosa succede ad Acate?

Cosa succede ad Acate? Due incendi, ieri, nel giro di poche ore hanno creato preoccupazione. Indagini sono in corso per capire cosa sia successo; indubbiamente occorre un’azione coordinata tra autorità, forze dell’ordine, istituzioni e comunità per scongiurare che questi attentati si ripetano.

di Redazione -

Ieri hanno colpito ancora una volta Acate: nella notte è andato a fuoco un autocompattatore nel piazzale di una ditta di raccolta rifiuti urbana, mentre nel primo pomeriggio uno stabilimento balneare abbandonato a Marina di Acate è stato divorato dalle fiamme, gettando nello spavento bagnanti e residenti locali. Il rogo al lido, scaturito da chissà quali dinamiche, ha provocato un’alta colonna di fumo visibile a grande distanza; le squadre dei Vigili del Fuoco di Vittoria e Santa Croce hanno lottato per spegnere gli incendi, mentre le forze dell’ordine stanno già indagando per capire se si tratti di dolo. La città resta sotto alta tensione: il sindaco Fidone ha chiesto massima attenzione e ha messo a disposizione ogni risorsa; si attende l’esito delle indagini per stabilire se si tratti di incendi colposi o dolosi.

Intanto con un comunicato ufficiale firmato da FP-CGIL Ragusa, il sindacato ha espresso piena solidarietà “alla ditta di igiene urbana, ai lavoratori del cantiere e alla comunità di Acate”, definendo l’incendio all’autocompattatore “l’ennesimo attentato nel territorio”; la CGIL ha sottolineato l’importanza di tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro e difendere ogni dipendente da atti di violenza o intimidazione, invocando azioni mirate a garantire maggiori misure di protezione per chi garantisce la pulizia e il decoro urbano.