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Incendio Ecomac, quattro persone indagate

Rogo alla Ecomac di Augusta, la Procura di Siracusa indaga 4 persone per incendio ed inquinamento; sarebbero quattro dirigenti dell’azienda, ai quali la magistratura ha notificato altrettanti avvisi di garanzia.

di Chiara Scucces -

Ci sono 4 persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Siracusa per l’incendio del deposito di materiale plastico Ecomac, in contrada San Cusumano, ad Augusta, divampato lo scorso 5 luglio. Le indagini, nel corso di queste settimane, sono state condotte dal personale di polizia giudiziaria del NICTAS e della Guardia di Finanza di Augusta; nei loro confronti, i magistrati hanno ipotizzato le accuse di incendio ed inquinamento. Le aree interessate dal rogo, intanto, sono state restituite alla società; nel contempo sono stati effettuati campionamenti sui rifiuti interessati dalle  fiamme grazie ai tecnici dell’Arpa e ai vigili del fuoco di Siracusa. I soggetti destinatari degli avvisi di garanzia, specifica la Procura, sono stati  individuati per le loro posizioni rivestite all’interno dello stabilimento.

Il rogo del 5 luglio aveva distrutto la parte di impianto in cui avviene il trattamento degli imballaggi in plastica, compromettendo l’aria nei territori di Melilli e Villasmundo, comuni limitrofi all’impianto dove in quei giorni l’Arpa aveva rilevato la presenza di diossine in quantità superiori alla norma.

Il 24 agosto scorso, poi, un altro incendio era divampato alla Ecomac; molto più circoscritto rispetto al precedente, per fortuna. Ma anche su quelle fiamme, la Procura vuole vederci chiaro e ha aperto un altro fascicolo d’indagine contro ignoti. La magistratura intende accertare non solo la dinamica degli eventi, ma anche se ci siano state negligenze nei sistemi di prevenzione e sicurezza. Allo stato delle cose, non viene esclusa alcuna ipotesi investigativa con particolare riferimento all’autocombustione, alimentata dalle elevate temperature e dal vento ma anche quella dell’incendio di origine dolosa.