Palermo
Inchiesta su Galvagno: incarichi e fondi pubblici al centro dell’indagine
Notificato l’avviso di conclusione delle indagini al presidente dell’Ars e ad altre sei persone
Nuovi sviluppi nell’inchiesta della Procura di Palermo che vede coinvolto il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno (Fratelli d’Italia). Al centro dell’indagine vi sarebbero presunti favori elargiti a imprenditori e collaboratori in cambio dell’assegnazione di fondi pubblici per l’organizzazione di eventi, tra cui il Festival del cinema di Cannes del 2023.
L’accusa: incarichi retribuiti in cambio di contributi
Secondo quanto emerso, Galvagno avrebbe fatto ottenere incarichi retribuiti a figure a lui vicine, in cambio di contributi pubblici a fondazioni e società private. Tra le persone raggiunte dall’avviso di conclusione delle indagini ci sono anche il suo ex portavoce Sabrina De Capitani e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana: entrambe sono accusate anche di truffa.
Coinvolti imprenditori e dirigenti di fondazioni
Nel registro degli indagati compaiono anche Marcella Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto e moglie del patron della Sicily by Car, l’imprenditore catanese Nuccio La Ferlita, Alessandro Alessi, titolare di una società di eventi legata alla Fondazione Dragotto, e Giuseppe Cinquemani, segretario particolare di Galvagno.
L’inchiesta partita dal Festival di Cannes
Il procedimento trae origine da un’indagine avviata nel 2023 sulle spese sostenute dalla Regione Siciliana per la partecipazione al Festival del Cinema di Cannes, nell’ambito di un progetto di promozione turistica. Gli accertamenti avrebbero poi portato alla scoperta di una presunta rete di scambi tra incarichi, eventi e finanziamenti pubblici.
Prossime mosse della Procura
Con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, gli indagati potranno ora presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. La Procura valuterà successivamente se richiedere il rinvio a giudizio.