Palermo

Incidente Via Ausonia, al vaglio tutte le ipotesi

Padre e figlio precipitano dal sesto piano la vigilia di Natale; il padre è morto quasi subito, il figlio non è in pericolo di vita. Gli inquirenti non escludono nessuna pista: dall'incidente al gesto volontario

di Chiara Scucces -

E’ ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Di Cristina il bimbo che domenica è caduto insieme al padre professore universitario di ingegneria di 38 anni dal sesto piano in via Ausonia a Palermo. E’ sempre sveglio e cosciente , ma è tenuto in osservazione per i traumi riportati. Ha un braccio rotto e ha traumi al torace e all’addome. Anche le analisi dimostrano che la situazione è da tenere sotto osservazione. Intanto gli investigatori stanno cercando di ricostruire quanto successo. Al momento non si esclude nessuna pista. Né l’incidente, ma nemmeno il gesto volontario. Alcuni residenti hanno raccontato di avere visto il bimbo sporgersi e il professore cercare di afferrarlo per la gamba. Altri che i due si tenevano per mano. Pare che il professore fosse sotto pressione per l’affidamento del figlio. Dopo la morte della moglie sarebbe rimasto distrutto da quella perdita improvvisa. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio della vigilia di Natale, intorno alle 14.30;  entrambi sarebbero precipitati nel vuoto, finendo sulla tettoia di un ristorante sotto al palazzo. La caduta del bambino è stata attutita dai pannelli, che invece sono stati sfondati dal corpo dell’uomo, precipitato all’interno del locale. Intanto, un racconto di quanto accaduto domenica a Palermo, lo ha fatto anche una dottoressa che si è occupata del bambino, Patrizia Ajovolasit  “Durante le manovre del soccorso medico, osservavo questo bellissimo bambino dagli occhi azzurri come il cielo…piangeva e chiamava il padre, mentre questo giaceva agonizzante vicino a lui”, le sue parole affidate ai social. “Mi chiedo se questo piccolo – così ancora la dottoressa – se sopravviverà, porterà in sé qualche segno indelebile di tutto questo”.