Cronaca

Indagato il titolare della ditta Quadrifoglio a Casteldaccia

L'accusa è di omicidio colposo plurimo

di Redazione -

Nel caso del tragico incidente di Casteldaccia, dove hanno perso la vita cinque operai, c’è un primo indagato: Nicolò Di Salvo, titolare della Quadrifoglio, la ditta che aveva in subappalto le opere. È accusato di omicidio colposo plurimo e ha ricevuto un avviso di garanzia, necessario per nominare un medico legale di fiducia che parteciperà all’autopsia delle vittime. Tra i deceduti c’è anche il socio di Di Salvo, Epifanio Alsazia. L’autopsia dei cinque operai deceduti mentre lavoravano alla rete fognaria di Casteldaccia verrà effettuata al Policlinico di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’indagine per omicidio colposo plurimo. Secondo le prime ricostruzioni, le vittime lavoravano per la Quadrifoglio Group, subappaltata dalla Tek per la manutenzione della rete fognaria. Originariamente, non avrebbero dovuto scendere nell’impianto, ma effettuare lo spurgo dei tombini dalla strada. Tuttavia, la sonda dell’autospurgo si sarebbe bloccata, costringendo gli operai a chiedere il permesso di scendere sotto terra al direttore dei lavori di Amap. Almeno tre operai sarebbero stati investiti da liquami e gas letale, perdendo i sensi e precipitando nella vasca sottostante. Due sono morti e uno è in fin di vita. Le indagini mirano a individuare eventuali falle nella sicurezza, inclusa l’assenza di mascherine per gli operai, la selezione del personale non specializzato e non formato in sicurezza, e le autorizzazioni concesse dal tecnico Amap. È necessario chiarire anche la catena di responsabilità nella vigilanza sui lavori subappaltati. La Fp Cgil Sicilia chiede risposte immediate dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dal ministro del Lavoro e dalla Regione Siciliana, sottolineando la necessità di un presidio stabile di ispettori del lavoro nell’isola.