Attualità
Irmes, dichiarato il fallimento
Arriva dopo mesi proteste e difficoltà
Non ci sono i presupposti, anche in ordine al termine previsto per la proposizione del ricorso finalizzato al concordato preventivo. I giudici hanno dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale della società Irmes, per diversi anni impegnata nell’indotto dell’attuale bioraffineria Eni. L’azienda va incontro al fallimento sulla base dell’iniziativa di un creditore che vantava spettanze economiche per circa 110mila euro. Il fallimento la Irmes lo aveva sfiorato pochi mesi fa ma alla fine si raggiunse un’intesa con altri due creditori. Nell’ultimo anno, per la società, controllata da diverse cordate interne, è stato un susseguirsi di stop e crisi che hanno messo in enorme difficoltà i lavoratori, circa una cinquantina. Non sono mancate proteste e iniziative pubbliche. Solo di recente, con l’intervento della prefettura, dei sindacati, del sindaco Di Stefano e delle parti datoriali, Eni ha versato le ultime mensilità arretrate, attese dai dipendenti, diversi dei quali assorbiti da un’altra azienda. I giudici non hanno individuato elementi pratici a supporto della richiesta di concordato preventivo. Con la sentenza, è stato nominato un curatore che si occuperà di tutte le fasi successive e dovrà riferire sullo stato passivo della società. La decisione è stata rilasciata dal collegio della sezione fallimentare del tribunale, presieduto dal giudice Stefania Sgroi. Una conclusione che certamente inciderà sui lavoratori che ancora avanzano spettanze dalla loro ex azienda.