Attualità

Ispettori del lavoro, “adesso basta”

Servono subito nuove assunzioni in Sicilia

di Emiliano Di Rosa -

La strage sul lavoro di Casteldaccia riporta in prima pagina un argomento trito e ritrito da anni in Sicilia: la cronica carenza in organico di Ispettori del Lavoro. Nella nostra regione ce ne sono una cinquantina, dovrebbero essere almeno 300.

Il magistrato di Cassazione Bruno Giordano, già a capo dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, quantifica che ne servano 500.

Lo Statuto speciale della Regione Siciliana (è cosa nota) assegna piena titolarità a Palazzo d’Orleans in questa materia. In questi giorni a Roma si organizza un concorso nazionale: 1800 nuovi ispettori del Lavoro da assumere tra il 2024 e il 2026. Ora lo stesso faccia Palermo! Punto.

E se mancano le risorse, e se ci sono problemi burocratici o giuridici, e se la struttura sociale, lavorativa, clientelare, politica e sindacale della Sicilia su questo tema si è ormai INCANCRENITA e conviene un po’ a tutti il fare pochi controlli (tranne a chi sul lavoro muore, si ferisce, rimane mutilato) si abbia il coraggio di fare una rivoluzione ed estirpare il tumore alla radice. Altrimenti si taccia!

E’ indegno di una terra civile, nel 2024, che da decenni il numero degli Ispettori del Lavoro diminuisca, che non se ne assuma nemmeno uno, che la carenza strutturale di questa figura abbia dimensioni enormi. A dare retta ai calcoli generali in pianta organica l’Ispettorato regionale del Lavoro della Sicilia ha oggi un sesto degli ispettori necessari, secondo l’esperienza e il ragionamento del dottore Giordano ne ha addirittura soltanto un decimo. In ogni caso è VERGOGNOSO.

Prendiamo in prestito uno slogan usato per contrastare i femminicidi e le violenze di genere: “Adesso Basta”. Ecco: Adesso Basta anche con il violentare una Regione limitando i giusti controlli per la sicurezza di lavoratori e lavoratrici! A Palermo assumano i nuovi ispettori, subito.