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La Cavalleria Rusticana inaugura la stagione al Garibaldi

Un trionfo musicale al teatro Garibaldi di Modica per la prima della stagione musicale. Inaugura, incantando il pubblico, Cavalleria rusticana. Stasera si replica.

di v. di rosa - c. scucces -

Il Teatro Garibaldi di Modica ha dato inizio alla stagione concertistica 2024-2025 con un debutto straordinario. Ieri sera la messinscena della “Cavalleria Rusticana” & 12 anni dopo. Cavalleria’s sequel” ha regalato emozioni intense, e stasera tornerà sul palcoscenico alle ore 21.00 per accompagnare ancora il pubblico in un viaggio sonoro che abbraccia passato e futuro, rendendo omaggio al grande compositore Pietro Mascagni ed esplorando i destini dei suoi personaggi oltre il tragico epilogo. Il progetto, nato dalla collaborazione con il Teatro Goldoni di Livorno, ha accostato infatti il capolavoro di Pietro Mascagni con un’opera ispirata all’omonimo dramma popolare di Giovanni Grasso del 1917, che getta nuova luce sui destini dei protagonisti. La “Cavalleria Rusticana” ha poi risuonato con tutta la sua potenza espressiva, confermando l’inesauribile fascino dell’opera che, a distanza di più di un secolo, sa ancora toccare corde profonde. Tangibile anche l’emozione dello straordinario cast nel portare in scena proprio in Sicilia un’opera eterna come quella di Pietro Mascagni

INT ALBERTO PROFETA- “Turiddu” nella Cavalleria Rusticana

A seguire, “12 anni dopo” ha portato il pubblico oltre il finale dell’opera originaria, esplorando emozioni nuove, segnate da una ricerca di pace e redenzione. L’Orchestra Filarmonica e il Coro in residenza del Teatro Garibaldi, diretti rispettivamente da Mario Menicagli e da Alistair Sorley, con direttore musicale Mirko Caruso, hanno catturato l’intensità di ogni passaggio, conferendo profondità ai personaggi e alle loro storie. La regia artistica di Andrea Hlinkovà ha valorizzato ogni aspetto della rappresentazione, intrecciando azione scenica e musica in una sintonia perfetta che ha mantenuto il pubblico avvolto nella narrazione fino alla fine. Sullo sfondo le scenografie magistralmente dipinte da Giuseppe Colombo.