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La Corte dei conti certifica il risanamento di Avola

La Corte dei conti ha chiuso positivamente il piano di riequilibrio del Comune di Avola, certificando la fine di un percorso durato oltre dieci anni e scongiurando il rischio di dissesto finanziario. Soddisfatta la sindaca Rossana Cannata, immortalata in una foto sorridente davanti alla sede della Corte. Ma dall’organo di controllo arriva anche un richiamo alla prudenza: servono maggiore riscossione e monitoraggio costante dei conti. Ora spazio al servizio.

di Chiara Scucces -

Ad Avola non ci sarà alcun dissesto finanziario. La Corte dei conti ha infatti certificato la chiusura positiva del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato nel 2015 e portato avanti dal Comune per oltre dieci anni. Un risultato che la sindaca Rossana Cannata, sorridente nella foto scattata davanti alla sede della Corte, definisce “storico” per la città.

Il piano, avviato nel 2014, ha permesso di affrontare oltre 21 milioni di euro di squilibri ereditati da esposizioni debitorie e debiti fuori bilancio. Un percorso lungo, fatto di pagamenti scaglionati, piani di rientro e misure di contenimento della spesa.

Secondo la sindaca, si è trattato di “scelte difficili ma responsabili”, che hanno consentito al Comune di rimettere in ordine i conti senza tagliare i servizi essenziali e continuando a investire in opere pubbliche, scuola, sociale e manutenzioni.

Nella deliberazione n. 182/2025, la Corte dei conti riconosce il buon esito del risanamento, ma richiama l’amministrazione su alcuni punti cruciali:

rafforzare la riscossione dei tributi, migliorare la gestione dei residui attivi e monitorare costantemente gli equilibri di bilancio, anche alla luce delle tensioni di cassa legate alle anticipazioni di tesoreria.

E proprio sul tema della riscossione arriva l’appello del sindaco Cannata: “Il percorso è stato completato con successo, ma non possiamo abbassare la guardia. Pagare i tributi è un dovere verso la comunità: ogni euro riscosso significa strade più sicure, scuole funzionanti, servizi garantiti. Chi non contribuisce mette in difficoltà l’intera città”.

Per Avola si apre ora una fase nuova: i conti sono in ordine, il dissesto è scongiurato, ma la tenuta finanziaria dipenderà dall’impegno congiunto di amministrazione e cittadini.