Attualità
“La famiglia di Stefano doveva intervenire”
A sostegno di questa tesi ci sono le conversazioni tra madre e figlio
“La madre aveva obbligo giuridico di fermarlo, noi madri abbiamo l’obbligo di insegnare ai nostri figli che se una donna dice no è no”. A dirlo è l’avvocato Cettina La Torre che insieme ai colleghi Filippo Barbera e Riccardo Meandro che assistono la famiglia di Sara Campanella ha presentato un esposto denuncia per chiedere alla procura di indagare nei confronti di Daniela Santoro, la madre di Stefano Argentino che secondo loro era a conoscenza dell’ossessione di Stefano per Sara e non ha fatto nulla per fermarla, ma al contrario avrebbe incoraggiato il figlio ad avere un approccio. A sostegno di questa tesi ci sono le conversazioni tra madre e figlio, che sono state documentate nel corso delle indagini sul femminicidio e che adesso chiedono vengano vagliate per valutare la responsabilità della donna nella morte di Sara per mano del figlio. Quello stesso ragazzo che il 31 marzo ha contattato la madre al telefono e le ha confessato cosa aveva fatto e che la donna è venuta a prendere a Messina e ha portato in B&b di Noto che gestiscono. “In questa vicenda c’è solo una vittima ed è Sara” hanno ribadito i legali e le zie di Sara, Rosy e Nicoletta Zaccaria e per questo chiedono venga fatta giustizia.