Cronaca

La GdF scopre falsi beneficiari del Reddito di Cittadinanza

Frodi per oltre 310 mila euro

di Sergio Randazzo -

Un finto stato di bisogno, dichiarazioni false e requisiti mai posseduti: così 62 persone, tra italiani e stranieri, hanno incassato indebitamente oltre 310 mila euro in sussidi pubblici tra Reddito di Cittadinanza e Assegno di Inclusione. A scoprire la frode, nell’ambito di un’ampia attività di controllo sulla spesa pubblica, sono stati i Finanzieri del Comando Provinciale di Enna, che hanno segnalato tutti i beneficiari irregolari alla Procura della Repubblica e all’INPS per il recupero delle somme.

Le indagini, sviluppate nel corso dell’anno anche in collaborazione con il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma e con l’INPS, hanno fatto emergere diverse tipologie di truffe. In molti casi, cittadini extracomunitari avevano falsamente dichiarato di possedere i requisiti minimi di residenza sul territorio nazionale per ottenere il Reddito di Cittadinanza. In altri, diversi percettori non avevano comunicato variazioni di reddito o patrimonio, o la presenza di altri familiari con entrate regolari, continuando così a incassare indebitamente i contributi.

I controlli si sono estesi anche al più recente Assegno di Inclusione, in vigore dal 1° gennaio 2024, con cui sono stati individuati 40 casi di falsa invalidità o disabilità gonfiata per accedere ai benefici. In alcune situazioni, le invalidità dichiarate si sono rivelate inesistenti. Grazie alla tempestiva azione delle Fiamme Gialle, sono stati bloccati ulteriori 177 mila euro di fondi che non erano ancora stati erogati.