Cronaca

“La grande abbuffata”

Inchiesta della GdF sulla sanità trapanese

di Emiliano Di Rosa -

Di primo acchito viene in mente un film grottesco degli anni ’70 (regista Ferreri, protagonisti Tognazzi, Mastroianni, Noiret, Piccoli): “La grande abbuffata”. Tra carne, pesce, sesso, edonismo, volgarità e iperrealismo ci si ingozza fino a morire.  La cronaca di ieri a Trapani è realtà ed è meno grottesca ma i gamberoni, le aragoste e il sesso ci sono ugualmente nella meticolosa ricostruzione della Guardia di Finanza. L’inchiesta della Procura di Trapani è partita dalla denuncia di Sergio Consagra e Gioacchino Oddo, rispettivamente direttore amministrativo e direttore sanitario dell’Asp. Dopo l’arresto, avvenuto nel maggio 2020, dell’allora manager dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani, nell’ambito dell’inchiesta “Sorella Sanità” della Procura di Palermo, i due direttori hanno iniziato a rivedere gli appalti per scovare eventuali irregolarità. Le indagini delle Fiamme Gialle hanno scoperchiato il pentolone e le ipotesi di reato sono parecchie: raccomandazioni nei concorsi con le manine che riscrivevano le graduatorie, appalti pilotati, violazioni dei protocolli Covid, ricatto sessuale per rinnovare la patente, scampi, aragoste e pesce spada in cambio di favori. Il giudice per le indagini preliminari Caterina Brignone ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tredici indagati. Ieri sera si è riunito il Consiglio comunale di Trapani, senza però il suo presidente, Anna Lisa Bianco, finita agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.  Stessa sorte per il consigliere comunale di Mazara del Vallo, Giovanni Iacono Fullone.