Palermo
La madre di Calvaruso chiede perdono: “Anche noi distrutti dal dolore”
"Anche per noi è finita la vita”
Un messaggio breve ma carico di dolore, quello della madre di Salvatore Calvaruso, il ragazzo di 19 anni reo confesso della strage di Monreale dello scorso aprile.
Le sue parole, affidate al parroco dello Zen e lette dal vescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, durante la veglia contro la violenza nell’atrio della chiesa di San Filippo Neri, hanno toccato i presenti nel profondo.
“Chiediamo perdono, non ci sono parole per questo dolore”
«Noi famiglia Calvaruso siamo distrutti da questo dolore che non è minimamente paragonabile al vostro. Non ci sono parole che possano alleviare questa sofferenza e chiediamo perdono», ha scritto la donna, rivolgendosi alle famiglie delle vittime.
Parole che arrivano a distanza di mesi da quella tragica notte in cui tre giovani persero la vita, sconvolgendo Monreale e l’intera comunità palermitana.
“Anche per noi è finita la vita”
Nel messaggio, la madre del giovane autore della strage aggiunge: «Anche noi sentiamo il peso della perdita di questi ragazzi, anche a noi è finita la vita».
Un dolore doppio, quello di una famiglia segnata da una tragedia che ha spezzato più destini, e che ora cerca — tra lacrime e silenzi — di trovare le parole per chiedere perdono.
Una comunità ferita che cerca pace
Durante la veglia, monsignor Lorefice ha invitato tutti a «trasformare il dolore in impegno per la vita», ricordando che solo la compassione e il perdono possono rompere la catena dell’odio e della violenza.