Attualità

La matematica non è un’opinione

I numeri degli ispettori del lavoro

di Emiliano Di Rosa -

“Chiediamo risposte immediate all’Ispettorato nazionale del lavoro, al ministro del Lavoro e alla Regione Siciliana” scrive in una nota la Funzione Pubblica della Cgil Sicilia a seguito della strage di Casteldaccia ricordando come “ad oggi, in Sicilia sono stati inviati dall’Ispettorato nazionale del lavoro solo 30 ispettori del lavoro, nessuno con le professionalità tecniche necessarie per fare verifiche in ambienti confinati come quello di Casteldaccia”. Questi ispettori tra l’altro termineranno la loro “supplenza” a fine anno. Insomma la matematica non è un’opinione e in organico a Palermo restano meno di 50 mentre i 30 supplenti hanno competenze limitate e tra qualche mese torneranno a Roma. Con 5 milioni di abitanti (ovviamente non tutti al lavoro) se almeno avessimo 500 ispettori del lavoro attivi e con piene competenze sul campo vi sarebbe il rapporto di uno ogni 10.000 abitanti, ad oggi il rapporto e di uno ogni 100.000 abitanti, più o meno. La statistica è drammatica anche pensando a come la Sicilia sia la Regione più grande d’Italia, allo stato vergognoso di tante strade, a quanto tempo serva nel concreto per spostarsi, raggiungere cantieri, fabbriche, aziende, uffici e controllare le condizioni di sicurezza dei lavoratori. Siamo franchi: la situazione è sfuggita di mano. Per colpa, per dolo, per un tacito e tragico patto che garantisca di occupare più gente aggirando regole e investimenti sulla sicurezza, per negligenza e disperazione degli stessi diretti interessati (i lavoratori)? A questa domanda non rispondiamo per ora, di certo serve cambiare molto!