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La pioggia non basta per placare la siccità, gli invasi restano vuoti

Secondo l'ultima relazione climatica del Dipartimento dell'Agricoltura della Regione siciliana, la situazione climatica attuale è estremamente severa

di Redazione -

Le recenti piogge sono state un sollievo, ma purtroppo non sufficienti per recuperare il pesante deficit pluviometrico accumulato nei mesi precedenti, come evidenziato dal Servizio agrometeorologico siciliano. La minaccia della siccità è ancora presente, poiché gli invasi idrici non sono riusciti a riempirsi completamente. Solo alcuni di essi hanno registrato un limitato recupero delle riserve.

Rimane il problema siccità

Nonostante un inizio positivo del mese di marzo, con buoni apporti specie sul settore occidentale e tirrenico, l’esito incerto delle prossime perturbazioni rende cruciale la necessità di un ulteriore e significativo recupero, che beneficerebbe anche delle riserve nei corpi idrici sotterranei e superficiali. Nel frattempo, la Sicilia continua ad affrontare il problema dell’acqua, con nuovi razionamenti segnalati a Palermo, Trapani, Caltanissetta e Agrigento, e ora anche ad Enna.

Attualmente, 160 Comuni su 391 hanno subito razionamenti idrici, creando disagi significativi. In particolare, a Caltanissetta, molte famiglie sono costrette ad acquistare l’acqua a causa del razionamento. La Sicilia è l’unica regione d’Italia e una delle poche in Europa a essere classificata in “zona rossa” per la carenza di risorse idriche, in compagnia di Marocco e Algeria. Secondo l’ultima relazione climatica del Dipartimento dell’Agricoltura della Regione siciliana, la situazione climatica attuale è estremamente severa e potrebbe peggiorare ulteriormente senza precipitazioni abbondanti in primavera, con conseguenze devastanti per l’agricoltura siciliana, in particolare per gli allevamenti zootecnici, il grano duro e tutte le colture ortive e arboree.


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