Palermo

La politica regionale va in ferie …

I nodi da sciogliere a settembre

di Emiliano Di Rosa -

Dopo avere approvato la Finanziaria Ter, con spese previste per 339 milioni di euro nel 2025 e impegni ulteriori per 64 milioni nel 2026 e 68 milioni nel 2027, l’Assemblea Regionale Siciliana può godersi il meritato riposo anche se alcune questioni politiche hanno lasciato qualche strascico nella maggioranza. Non a caso oggi, in un’intervista al quotidiano “la Sicilia”, il Presidente della regione, Renato Schifani, da un lato si dice soddisfatto su economia e finanze “l’Isola gode di salute finanziaria mai vista”, dall’altro incalza un po’ tutti con queste parole “ora ci vuole il coraggio di una visione più espansiva, dal prossimo bilancio previsioni meno prudenti sulle entrate per programmare meglio la spesa”. Sullo sfondo restano le tensioni tra Autonomisti e Nuova DC. Se da un lato il segretario dei democristiani, Totò Cuffaro, spiega: “io mi sono sempre sforzato, anche nei momenti più difficili, di rispondere politicamente mentre loro sono scesi sul personale”, dall’altro è anche accattivante una recente ricostruzione di livesicilia secondo cui l’ultimo incontro tra Schifani e il leader degli autonomisti, Raffaele Lombardo, sarebbe avvenuto a Palermo in via Magliocco perché Lombardo avrebbe giurato che non sarebbe più entrato a Palazzo D’Orleans. Insomma proprio da questo palazzo una delle cose più complicate che avrà da fare il governatore, a settembre, sarà quella di riconciliare i due suoi alleati e predecessori, Lombardo e Cuffaro.