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La protesta degli agricoltori
L'agrumicultura è in ginocchio
Gli agricoltori continuano a protestare. Presidi in mezza Europa e in Italia la minaccia di marciare su Roma il prossimo fine settimana. Anche in Sicilia tantissimi trattori restano accesi in questo week end ma non per lavorare nei campi bensì per fare sentire il grido di dolore dei manifestanti. Le recenti promesse del governo nazionale (aumentare da 5 a 8 miliardi i fondi del PNRR per l’agricoltura) non bastano e il movimento spontaneo nato nelle scorse settimane esige ben altro. In Sicilia poi gli ultimi dati dell’Osservatorio europeo sulla siccità sono pessimi: nonostante le forti piogge registrate nei tre giorni dopo l’Epifania, la nostra Isola resta l’unica regione italiana in “zona rossa” per carenza di risorse idriche. Ce ne siamo occupati di recente nella nostra trasmissione “Sicilia”: la siccità attacca la pigmentazione e riduce il calibro delle arance, causa il loro distacco prematuro dalla pianta e in particolare nella Piana di Catania la situazione è ormai drammatica. Il crollo del prezzo di vendita, sia alla grande distribuzione sia alle industrie di succhi e spremute, rischia di generare un tracollo di tutto il comparto agrumicolo siciliano