Notizie

La reazioni alla “scelta” di Peppe Cassì

A distanza di qualche giorno dalla scelta politica del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, non potevamo mancare le reazioni. Pd e M5S escono allo scoperto, gli altri stanno ad attendere. Bisogna capire in che maniera reagiranno gli elettori, unico dato che interessa al primo cittadino in prospettiva futura

di Chiara Scucces -

Dopo la lunga lettera aperta pubblicata lo scorso 11 luglio sulla sua pagine fb e l’intervista al nostro tg che la preannunciava, sono scattate le reazioni delle forze politiche al fatto che il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ufficializzasse il suo orientamento verso Forza Italia – definendosi “moderato”, richiamando l’esperienza con Tajani e Schifani e ribadendo il proprio rifiuto delle “intemperanze ideologiche”.  I primi ad intervenire sono stati i pentastellati: la rappresentante del Gruppo territoriale di Ragusa del Movimento Cinque Stelle, Najla Hassen, scrive: “Cassì e la politica dei tre forni. Quella che all’ex Provincia vede una maggioranza, al Comune di Ragusa un’altra e che adesso vede l’ingresso a Forza Italia in vista di Palermo o Roma. Insomma, quel sindaco di Ragusa che aveva sbandierato ai quattro venti di incarnare il “nuovo” e che si è invece dimostrato ancora peggio della politica più vecchia: quella nella quale pur di fare carriera si è disposti a contraddire se stessi”. Ed ancora: “Come dimenticare espressioni come “I partiti sono gusci vuoti”, pontificate in campagna elettorale al solo scopo di attrarre consenso? E tutto questo – scrive Najla Hassen, solo all’indomani della conferenza stampa di Leontini e Cugnata che non avevano risparmiato critiche all’imminente ingresso del sindaco di Ragusa in Forza Italia. Insomma, rapporti interni che sono già logori ancora prima di cominciare. La verità è che il lungo e confuso post del primo cittadino con il quale, goffamente, comunica la notizia, è solo un modo per confondere ancora una volta gli elettori. Dal Pd arrivano le dichiarazioni del segretario cittadino Riccardo Schininà: “L’annuncio dell’ingresso del Sindaco Cassì in un partito non desta alcuna sorpresa. Si tratta di un passaggio che avevamo predetto con larghissimo anticipo e in un certo senso connaturato ai meccanismi della Politica. Più che della ‘scelta’ del Sindaco, oggi dobbiamo parlare del fallimento di un modello di governo che per anni ha distorto la dialettica politica della nostra città. Aderendo a Forza Italia Cassì torna nel suo alveo naturale: il centrodestra. Al contempo, sancisce la fine del falso civismo della sua amministrazione, smentendo la trasversalità di un progetto sin dall’inizio fortemente connotato dalla presenza di esponenti dei partiti di quell’area. Infine, smentisce quello che fu uno slogan tra i più insistenti dell’ultima campagna elettorale, e cioè che la politica si possa fare senza i partiti. Se questo può essere vero in determinate circostanze, non può dirsi lo stesso quando si hanno ambizioni di più ampia portata. Dal nostro punto di vista, la ‘scelta’ di Cassì è un dato positivo per le cittadine e i cittadini ragusani: si fa chiarezza dove per troppo tempo c’è stata opacità”.