Attualità
La Società Stretto di Messina risponde agli ingegneri
Si articola in un documento di 55 pagine la risposta della società Stretto di Messina alla relazione presentata da 3 ingegneri e nella quale avanzavano perplessità sul progetto definitivo. Un elaborato che chiarisce punto per punto i dubbi sollevati sulle caratteristiche dell'opera e sul traffico navale.
Arriva la risposta della Società Stretto di Messina alla relazione presentata dagli ingegneri Fabrizio De Miranda, Federico Mazzolani e Santi Rizzo dal titolo “Un ponte “sospeso” sullo Stretto di Messina: realtà o utopia?”
Un documento presentato con l’obiettivo di “ristabilire la verità tecnica sul Progetto definitivo approvato”.
A questo, la società amministrata da Pietro Ciucci ha contrapposto un documento di 55 pagine dove viene chiarito ogni punto sul quale erano state avanzate perplessità su “aspetti tecnici reali, verificabili e fattuali” relative soprattutto alla campata unica. Perplessità che per la Stretto “non esistono, né tantomeno possono essere ascritte alla soluzione a campata unica, soluzione che oltre cinquant’anni di studi hanno provato essere l’unica opera atta a stabilire un collegamento permanente tra la Sicilia e il Continente”.
Un passaggio anche sulla predisposizione e approvazione del progetto definitivo, considerato come “il risultato di un articolato percorso di approfondite verifiche e controlli. Tale processo –spiegano – a partire dal progetto redatto e aggiornato dal contraente generale Eurolink, ha coinvolto tra gli altri la statunitense Parsons Transportation in qualità di consulente di gestione del progetto, che ha effettuato anche la verifica indipendente del progetto, e un pannello di esperti composto da quattro massimi esperti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente”.
Gli ingegneri De Miranda, Mazzolani e Rizzo parlano nella relazione inviata al Comitato Scientifico e alla società Stretto di Messina il 13 febbraio 2024 di presunte interferenze con il traffico navale e a presunte soluzioni alternative alla campata unica. Aspetti che la Stretto, attraverso le 55 pagine smentisce categoricamente.