Cultura

La traslazione di San Corrado, patrono di Noto

Ieri sera in Cattedrale

di Emiliano Di Rosa -

Come è Noto (e ci sta il gioco di parole) Noto celebra il suo patrono, San Corrado Confalonieri, due volte l’anno: il 19 febbraio e l’ultima domenica di agosto quando si ricorda la sua beatificazione avvenuta nel 1515. L’arca d’argento con dentro le reliquie, sorretta da quattro grifoni, in processione si snoda per le vie cittadine. Il Fercolo, retto a spalla da decine di portatori delle locali confraternite, è seguito da migliaia di fedeli che recano ceri accesi, ed è circondato da circa 100 candelabri sormontati da fiori di latta, eredità di una tradizione secentesca. Quest’anno in attesa di domenica 27 agosto, festa di San Corrado in estate, ieri sabato 20 agosto è stato il giorno della traslazione all’altare maggiore dell’arca di San Corrado. L’arca argentata è stata prelevata dalla cappella dedicata al patrono in cui era esposta e portata alle spalle dell’altare maggiore, sulla navata centrale della Basilica di San Nicolò. Poi la messa vespertina celebrata da don Maurizio Novello.