Messina

L’acqua e i nodi dell’Amam

Continua a tenere banco in città il nodo dell’erogazione idrica. La distribuzione non è ancora uguale per tutti, e nella zona nord persistono i disagi. A farne maggiormente le spese sono i villaggi collinari e la zona di Torre Faro, dove tra black out elettrici e perdite la situazione rimane difficile

di tcf -

Siamo nel pieno dell’estate e Messina già da settimane fa i conti con un’erogazione idrica che non è uguale per tutti. Nulla di paragonabile, al momento, con quanto vissuto l’anno scorso tra distribuzione a giorni alterni, razionamento e cittadini costretti ad elemosinare quel poco che arrivava grazie alle autobotti; tuttavia la situazione rimane delicata. Specialmente per la zona nord della città e i villaggi come Torre Faro, Castanea e le Masse.

Se in altre aree della città l’erogazione è stata aumentata, qui lo scenario rimane difficile e i mezzi del comune continuano il via vai per rifornire le utenze rimaste a secco. Vero è che negli ultimi giorni i tecnici Amam hanno lavorato nella rete della zona per individuare le perdite e migliorare la portata delle condotte e le operazioni sono in via di conclusione; ma i disagi persistono e il timore di rivedere i fantasmi dell’estate 2024 c’è ed è concreto. Lungo la litoranea da Torre Faro in poi lo scenario è analogo, e l’aumento della popolazione che di consueto avviene proprio in questo periodo aumenta i timori e i rischi per la rete idrica e fognaria.

Tema centrale da questo punto di vista è quello delle perdite e dei balckout elettrici che continuano a registrarsi in città. Per ognuna che Amam ripara, puntualmente un’altra si aggiunge alla lista. Proprio a Torre Faro ieri l’acqua è arrivata con il contagocce, e in alcune zone addirittura per niente. Alla base del disservizio un’interruzione sulle linee Enel che ha interessato anche altri villaggi della riviera Nord. A proposito delle fuoriuscite d’acqua è di qualche giorno fa quella segnalata in via Tommaso Cannizzaro sulla quale Amam è prontamente intervenuta.

Adesso è il turno di via santa Cecilia dove i tecnici sono già intervenuti. Sul fronte dell’approvvigionamento si lavora per la certificazione da parte dell’Asp sui 3 nuovi pozzi dell’ospedale militare, Villa De Pasquale e alla scuola di Giampilieri. Se attivati, potrebbero garantire un apporto aggiuntivo di 24 litri al secondo.