Attualità

Lotta alla crisi idrica in Sicilia: consegnati in tempi record i primi dissalatori mobili

Intervento strategico grazie alla sinergia tra Regione, Commissario, Siciliacque e Acciona

di Sergio Randazzo -

Un passo decisivo verso la sicurezza idrica della Sicilia. Sono stati consegnati in soli 120 giorni i tre dissalatori mobili destinati ai territori di Porto Empedocle, Gela e Trapani, realizzati grazie alla collaborazione tra Regione Siciliana, Struttura commissariale nazionale e regionale per la crisi idrica, Siciliacque e la multinazionale Acciona Agua.

Impianti già arrivati a Porto Empedocle e Gela

I primi 18 container con i moduli degli impianti sono già stati consegnati a Porto Empedocle e Gela, mentre Trapani riceverà i propri entro il 18 giugno. Gli impianti, alimentati da tecnologie a osmosi inversa con filtri avanzati, produrranno 96 litri di acqua potabile al secondo ciascuno, nel pieno rispetto dell’ambiente.

A questi tre dissalatori si aggiungerà anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle, per un intervento complessivo da 100 milioni di euro, finanziato dalla Regione e comprensivo delle opere di allaccio a terra e a mare.

Il ruolo di Siciliacque e gli investimenti sul sistema idrico

Soggetto attuatore del progetto è Siciliacque, società partecipata da Italgas (75%) e Regione Siciliana (25%), che sta completando le opere propedeutiche all’installazione: condotte di collegamento, allacci alla rete e impiantistica tecnica. L’azienda è inoltre impegnata in un piano di investimenti pluriennale da oltre 250 milioni di euro per migliorare l’efficienza delle grandi dorsali idriche regionali.

Schifani: “Una risposta concreta a un’emergenza senza precedenti”

Soddisfatto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani:

«La consegna in tempi record è il frutto di una precisa scelta politica: abbiamo stanziato le risorse e affidato il progetto alla Struttura commissariale e a Siciliacque per garantire rapidità, efficacia e trasparenza. È una risposta concreta a un’emergenza senza precedenti. Ma questi impianti non sono l’unica soluzione: fanno parte di un piano più ampio, con oltre 200 interventi su pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, per oltre 100 milioni di euro di investimenti. Il nostro obiettivo è una Sicilia resiliente e sicura sul fronte idrico».

Mereu (Siciliacque): “Tecnologie e strategia per un sistema efficiente”

Anche Stefano Mereu, amministratore delegato di Siciliacque, ha sottolineato la portata dell’intervento:

«Affrontiamo la crisi idrica con un approccio integrato: ai dissalatori affianchiamo nuovi impianti, interconnessioni, tratte di acquedotto, manutenzioni straordinarie, digitalizzazione delle reti e revamping energetico delle centrali. L’ingresso di Italgas nel 2023 ha rilanciato la nostra strategia con investimenti e tecnologie all’avanguardia».

Acciona: “Soluzione chiavi in mano in soli 120 giorni”

Infine, Pietro Tota, direttore della sede italiana di Acciona Agua, ha evidenziato la portata tecnica del progetto:

«Consegniamo tre impianti completi in appena 120 giorni. Una sfida ingegneristica e logistica superata grazie al nostro know-how e al lavoro con Siciliacque e la Struttura commissariale. Offriamo una soluzione sostenibile, rapida da installare e ad alta efficienza energetica».