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Mai più Artemisia Gentileschi: dalle donne per le donne

A Ragusa Ibla un incontro per sensibilizzare, riflettere e confrontarsi sul tema della violenza di genere. Nell'auditorium San Vincenzo Ferreri un convegno con le testimonianze di chi ci è passato, ma anche con la presenza di tutti i professionisti che ogni giorno lavorano per aiutare donne vittime di violenza fisica e psicologica. Un evento pensato e voluto da chi, pochi mesi fa, è stata vittima di un tentato abuso sessuale.

di Chiara Scucces -

Un evento che ha voluto parlare alle donne ma anche e soprattutto ai giovani, che ha voluto dare voce a chi ci è passato, ma anche a chi ogni giorno s’impegna a dare protezione alle donne che subiscono violenze di ogni genere. E’ stato anche questo, ieri pomeriggio a Ragusa Ibla, “MAI PIU’ ARTEMISIA GENTILESCHI: DALLE DONNE PER LE DONNE”;  un dialogo a cuore aperto con le istituzioni, gli operatori del settore e le testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona un abuso e ha deciso di “metterci la faccia”, per dare più forza ai messaggi che questa iniziativa ha inteso veicolare. L’iniziativa ha preso spunto da un fatto di cronaca vissuto in prima persona da Erica Sciortino, imprenditrice di Comiso, che qualche mese fa è stata vittima di un’aggressione da parte di un uomo, che ha tentato di abusare di lei in pieno giorno e in centro città e che, solo grazie al fortuito e pronto intervento del marito, non ha portato a conseguenze molto più gravi

Artemisia Gentileschi, che ha dato il titolo all’evento, era una pittrice del Tardo Rinascimento; nel 1611, subì uno stupro da parte di Agostino Tassi, pittore e amico di suo padre. I dati, purtroppo, parlano di un fenomeno allarmante: la violenza di genere è stata tristemente protagonista delle pagine di cronaca durante tutto l’anno appena passato e non accenna a fermarsi. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1 donna su 3 nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita

I recenti avvenimenti hanno creato in Italia un forte allarme e una profonda indignazione nell’opinione pubblica. Ma non è sempre semplice riconoscere i primi segnali, avere il coraggio di denunciare e di sollevare la testa. E’ necessario un cambio di passo innanzitutto a livello culturale

Dopo il Convegno sono seguiti due eventi: l’inaugurazione di una mostra fotografica di Tony Campo a Palazzo Cosentini e una cena di gala. Gli incassi dei due momenti sono stati devoluti in beneficenza ai centri antiviolenza del territorio.